La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne si celebra quest’anno in un clima di profonda rabbia e diffusa indignazione, dopo l’ennesimo e gravissimo episodio di femminicidio che ha visto cadere questa volta la giovane Giulia Cecchettin, alla cui famiglia esprimiamo ancora una volta tutta la solidarietà della Cisl. Giulia è diventata in questi giorni simbolo di una collettiva presa di coscienza intorno a una piaga che conta da inizio anno oltre 100 vittime.
Governo, istituzioni, sindacato e associazioni devono impegnarsi uniti, in una battaglia che non ammette divisioni e che investe ogni ambito della società. Le norme securitarie, da sole, non bastano. Servono anche interventi concreti nella sfera dell’educazione, della formazione, della sensibilizzazione.
Occorre lavorare a un cambiamento culturale che richiede un impegno costante e comune, dalla scuola alla famiglia, dal lavoro alla progettualità sociale, fino al ripensamento di un linguaggio che spesso veicola messaggi discriminatori e maschilisti, oggettivizzando la donna. Un traguardo sicuramente non facile ma raggiungibile con il concorso di tutte le forze sane del Paese.
Lo abbiamo ribadito anche di recente, in occasione delle audizioni parlamentari che hanno avuto ad oggetto un disegno di legge del governo contro la violenza di genere e domestica, attualmente in dirittura d’arrivo al Senato.
Per la Cisl, cultura e lavoro rappresentano un binomio imprescindibile per sanare questa drammatica ferita. È quello che come sindacato stiamo realizzando anche attraverso la contrattazione, che ha generato in questi anni importanti accordi per realizzare in ogni comunità lavorativa quelle condizioni di benessere, welfare e conciliazione indispensabili per superare ogni tipo di disparità di generi. Tanti gli sportelli antiviolenza aperti sui territori e i progetti innovativi declinati nella prossimità, sia a livello confederale che categoriale, con cui vogliamo dare gambe solide a un cammino di civiltà.
Quest’anno, oltre al consueto Manifesto che accompagnerà le iniziative sui territori, abbiamo anche previsto in coincidenza con la nostra Manifestazione del 25 novembre a Roma la distribuzione ai partecipanti di un nastro rosso da indossare al braccio e da avvolgere alle nostre bandiere. Un gesto simbolico per non dimenticare le vittime, esprimere la nostra vicinanza alle famiglie e ribadire con forza il nostro no alla violenza contro le donne.