“L’obiettivo della Fondazione Falcone di aprire un Museo del Presente dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con sedi in tutta Italia ed Europa, a partire da Palermo, ha un enorme valore rispetto all’obiettivo del radicamento e del rafforzamento della cultura della legalità. La Cisl, quale unico partner sociale e sindacale, che con la Fondazione ha stretto un rapporto molto intenso suggellato dal Manifesto ‘Siamo Capaci’, è orgogliosa di far parte di questo percorso”. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, intervenendo oggi a Palermo alla conferenza stampa indetta per l’apertura della prima sede del museo diffuso della legalità dedicato ai due magistrati antimafia uccisi da cosa nostra.
“Siamo fieri di essere dentro un progetto così bello e ambizioso come parte sindacale e di collaborare con la Presidente Maria Falcone. Lo sosteremo con tutto il necessario impegno, anche attraverso la responsabilità che assumeremo nell’allestimento della Biblioteca Blu e della Galleria del Presente, che ospiteranno volumi d’arte dedicate al lavoro e alle conquiste sindacali. Vogliamo coinvolgere tante persone, e in particolare tanti giovani per contribuire a trasferire quei valori testimoniati dall’azione dei due grandi giudici palermitani”.
“Il volto feroce di mafie ormai si mostra sui canali internazionali della finanza, del commercio, dell’industria, un virus che va neutralizzato con una mobilitazione che unisca sindacato e imprese, governo e Autonomie Locali”.
Sbarra nel suo intervento ha indicato tre direttrici urgenti su cui sviluppare la lotta alla criminalità organizzata. “Chiediamo al Governo di sostenere in Europa una direttiva che promuova l’estensione su tutto il continente della Legge La Torre sulla confisca dei beni mafiosi. Occorre poi istituire un fondo speciale per la sicurezza sul lavoro alimentato anche dalle risorse sottratte alle famiglie mafiose”. Terza sfida, la partecipazione, “con una evoluzione anche normativa per dare più poteri di decisione nella governance delle aziende, secondo quanto previsto dalla proposta di legge di iniziativa popolare della Cisl, in approvazione alla Camera. Sarebbe una conquista essenziale per alzare barriere contro le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia reale”.
“Lavoro dignitoso e legalità – ha sottolineato Sbarra – sono due facce della stessa medaglia. Non può esserci l’uno senza l’altro, ed entrambi chiamano a uno sviluppo equo e partecipato dalla società. Lo hanno dimostrato, pagandone il prezzo più alto, grandi uomini delle istituzioni come sono Falcone, Borsellino. È il lavoro, insieme al civismo, che contribuisce ad innalzare le difese immunitarie di legalità. “Far nascere un Museo diffuso in un bene dato in disponibilità dalle Istituzioni Locali significa promuovere tutto questo, cancellare cultura di oppressione e sostituirla con una opposta, di libertà e riscatto. Significa dire a tutti che la rassegnazione deve lasciar posto alla speranza. Falcone ci ha insegnato che la mafia è un fenomeno umano, e come tale si può vincere. Con l’azione delle istituzioni, con la cultura, con il lavoro partecipe e di qualità, la sconfiggeremo”.