“La tragedia di ieri a Casteldaccia in Sicilia dove sono morti cinque lavoratori si poteva evitare. Come si potevano e dovevano evitare le stragi a Brandizzo, a Bologna, a Firenze, in tutti quei luoghi dove sono morte migliaia e migliaia di persone in questi anni. Una vera carneficina”. Lo ha affermato oggi a Torino il leader Cisl Luigi Sbarra nel corso del suo intervento al convegno organizzato dalla Cisl Piemonte in collaborazione con la Fnp Piemonte: “La Cisl nell’ Europa di domani”.
“Si muore ogni giorno perché si è investito poco o niente su formazione e prevenzione, perché si sono omesse le regole contrattuali e le norme di legge, non si sono fatte le ispezioni ed i controlli sui tanti subappalti con il massimo ribasso”, ha aggiunto Sbarra che ha detto: “Basta con le frasi di circostanza e l’ipocrisia”.
“La sicurezza è oggi una questione nazionale. Occorre un grande patto sociale tra Governo, imprese e sindacati per fare fronte comune, applicare subito le nuove norme su salute e sicurezza, a partire da un grande piano straordinario ed obbligatorio di formazione, informazione e prevenzione in tutti i luoghi di lavoro. Bisogna fermare questa strage. La tutela della vita umana deve venire prima della logica del profitto” ha sottolineato il sindacalista che affrontando poi il tema dell’iniziativa cislina ha ricordato come il sindacato sia consapevole “dell’importanza del ruolo dell’Unione Europea dentro le grandi trasformazioni della nostra epoca”.
“La prossima legislatura deve diventare Costituente: occorre una chiara e forte accelerazione lungo la strada dell’integrazione economico-sociale e verso la realizzazione dell’unità politica per rendere l’Unione più efficiente, coesa, solidale e rappresentativa, più forte, autorevole e incisiva sulla scena politica mondiale”, ha continuato Sbarra, chiedendo di rendere “strutturali il Next Generation ed il Fondo Sure” e di istituire subito “il Fondo sovrano europeo per l’industria, affermando una nuova politica di convergenza e di crescita che sia socialmente, ambientalmente e democraticamente sostenibile”.
Per Sbarra “bisogna promuovere la convergenza “verso l’alto” dei livelli salariali, dei sistemi di contrattazione collettiva e di relazioni industriali, di protezione sociale e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Ritornando poi a parlare della proposta di legge della Cisl sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende, il numero uno di via Po ha ribadito che “si sta registrando in Parlamento un’importante convergenza politica che fa ben sperare in un’adozione bipartisan del nostro testo. Non è solo la grande riforma istituzionale che serve al nostro Paese: è anche un contributo prezioso al dibattito europeo sulla revisione dei CAE”.
“Dialogo sociale, contrattazione e partecipazione sono le chiavi da mettere al centro di una nuova governance europea, istituzionale e sociale, per far progredire qualità, stabilità e sicurezza del lavoro, incentivare sostenibilità e crescita dei territori, radicare gli investimenti rilanciando e redistribuendo la produttività, elevare l’innovazione, proteggere la persona nelle transizioni”, ha concluso.