Stellantis. Sbarra ad Atreju 2024: “Il gruppo esca dal torpore e rispetti gli impegni. Serve un piano industriale socialmente sostenibile per rilanciare l’automotive in Italia”

“Non ci piacciono le dichiarazioni fin troppo difensive che Stellantis ha reso ai sindacati in queste ore. Bisogna che il gruppo esca da questa trincea di ambiguità e stasi per dire apertamente cosa vuole fare nel nostro Paese”.’ Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a Roma a margine di un dibattito sulla partecipazione ad ATREJU 2024. “Decisivo sarà l’incontro al Mimit del 17 dicembre: ci aspettiamo che la multinazionale si presenti con proposte concrete, impegni chiari e un piano industriale per l’Italia degno di questo nome. Dopo l’uscita di scena di Tavares è il momento della responsabilità sociale. La gestione di questi anni si è contraddistinta per scelte che hanno fortificato le relazioni industriali, bloccato investimenti e penalizzato l’occupazione e la produzione in Italia, arrivando sugli incentivi ad annunci e comportamenti al limite del ricatto nei confronti dello Stato. Una totale inversione rispetto alla linea coraggiosa, innovativa e riformista impostata a suo tempo da Marchionne” ha aggiunto Sbarra.
È il momento che Stellantis esca dal colpevole torpore di questi anni e dia risposte chiare che assicurino piena salvaguardia dell’occupazione diretta e dell’indotto, sviluppo e il rilancio degli impianti italiani con i nuovi modelli promessi, e un’accelerazione capace di rilanciare qualità e quantità dei volumi, guardando all’obiettivo della saturazione degli impianti nazionali. Prioritario è il rispetto degli impegni su Termoli, con la realizzazione della gigafactory, senza la quale l’elettrificazione della filiera italiana diventa del tutto irraggiungibile”.
“Occorre muoversi nella direzione di un patto per l’automotive, un’intesa che veda il Governo ripristinare, a cominciare dal 2025 , la dotazione del Fondo di settore per sostenere la transizione tecnologica e industriale , misure rivolte alle aziende dell’indotto e alla proroga degli ammortizzatori sociali. Bisogna poi fare pressing sulla Commissione Europea al fine di spostare in avanti la linea del 2035 per la produzione di motori endotermici garantendo un fondo adeguato per le riconversioni secondo principi di neutralità tecnologica. Ma gli aiuti pubblici, siano essi europei o nazionali, devono essere vincolati a forti condizionalità. Stellantis deve dimostrare responsabilità sociale e industriale, partecipando attivamente a un percorso condiviso“.