Per i sindacati devono avere al centro: infrastrutture, sanità, lavoro e formazione, e pubblica amministrazione. Così, all’incontro con l’assessore Armao. Per i confederali il Piano regionale per la ripresa e la resilienza “deve prospettare un nuovo modello di sviluppo”
“Senza confronto con le parti sociali questo piano rischia di diventare l’ennesima occasione sprecata”: così i segretari generali di Cgil Cisl e Uil siciliane, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, al tavolo di confronto con l’assessore all’economia Gaetano Armao, sul “Piano regionale per la ripresa e la resilienza”, per una spesa prevista di 28 miliardi. I segretari dei tre sindacati hanno criticato il fatto che il piano in questione “strategico per la Sicilia, sia stato elaborato senza confronto”.
“Occorre elaborare – hanno rilevato – un piano che prospetti obiettivi di un nuovo di sviluppo, muovendosi in coerenza con le indicazioni delle linee guida nazionali ed europee”. I sindacati hanno pertanto chiesto la convocazione di quattro tavoli urgenti su infrastrutture, sanità, lavoro e formazione, pubblica amministrazione, “temi cruciali e basilari per il futuro dell’Isola”. “Si tratta di predisporre un progetto di sviluppo organico per la nostra regione – affermano Mannino, Cappuccio e Barone – che risponda a una logica ponderata di sviluppo sostenibile per la Sicilia”.