“Sulla vicenda legata alla vendita di ulteriori quote di capitale sociale dell’ Eni, la Cisl ribadisce quanto sostenuto anche su Poste: gli asset strategici si difendono, non si svendono”. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. “Ogni operazione di cessione di aziende pubbliche va negoziata preventivamente con il sindacato e vincolata, oltre che a solide clausole sociali, anche all’evoluzione partecipativa della governance. In caso contrario, pezzo dopo pezzo, si apre al rischio di ripercussioni sotto il profilo occupazionale, produttivo, industriale. Questo va scongiurato ad ogni costo. Il ministro dell’Economia convochi subito le parti sociali e metta in chiaro cosa ha in mente. Se come temiamo tutto si riduce a un’esigenza di bilancio, suggeriamo noi a Giorgetti dove prendere le risorse: dall’aumento della tassazione sulle grandi rendite immobiliari e finanziarie, da un contributo di solidarietà su extraprofitti delle multinazionali, dagli sprechi della spesa pubblica ad un riordino degli incentivi dati a pioggia alle imprese, dal recupero dei fiumi di denaro sottratti da evasione, elusione e corruzione. Non è dando via i gioielli di famiglia che si fanno quadrare i conti”, conclude Sbarra.