“Spero che all’indomani delle elezioni europee si ponga fine a questo clima di muro contro muro inutile e dannoso. Si torni a parlare il linguaggio della concretezza e dei nodi che il Paese nei prossimi mesi è chiamato ad affrontare”. Lo ha detto oggi a Sassari il leader Cisl, Luigi Sbarra, chiudendo il Consiglio generale della Cisl sassarese che oggi ha rinnovato il proprio gruppo dirigente.
“L’Italia deve dare forma ad un’Agenda che si attivi sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, su politiche attive, formazione e competenze, per una nuova politica dei redditi che difenda risparmi, salari e pensioni, sul rinnovo dei contratti pubblici e privati. Abbiamo bisogno di una riforma fiscale redistributiva che sostenga i redditi medi e popolari, una evoluzione del sistema pensionistico nel segno della sostenibilità e dell’inclusività per giovani e donne, ma servono più risorse per sanità, pubblico impiego, scuola, politiche sociali e non autosufficienza. Occorre un rilancio degli investimenti pubblici e privati, una governance partecipata del PNRR, politiche industriali e infrastrutturali all’altezza delle sfide”, ha aggiunto Sbarra ricordando che nonostante il contesto internazionale viva una fase di profonda fibrillazione, “in Italia l’occupazione cresce e raggiunge il suo primato storico, rafforzandosi soprattutto nella componente stabile.
Certo- ha continuato il sindacalista- molto resta da fare: bisogna includere nel mercato del lavoro tanti giovani Neet, moltissime donne, persone che soprattutto al meridione e nelle Isole continuano a restare incatenate alla disoccupazione o al lavoro nero o grigio.
Occorre accelerare gli investimenti del Pnrr per elevare e redistribuire la produttività, aumentare i salari, puntare sulla sostenibilità sociale, qualificare un’occupazione che resta schiacciata su un basso valore aggiunto. Ma per fare tutto questo occorre costruire nel dialogo sociale e nella Partecipazione un grande Patto Sociale”, ha ricordato Sbarra sempre più convinto che oggi più che mai per favorire crescita e sviluppo serva una nuova fase di concertazione.
“Tanto più in un territorio articolato e complesso come la Sardegna che vede coesistere opportunità e realtà produttive, sociali e culturali di grande valore, ma anche zone d’ombra attraversate da disagio, povertà, sfruttamento che reclamano un riscatto fatto di responsabilità e partecipazione”, ha spiegato il leader Cisl che ha augurato buon lavoro a Sergio Mura eletto segretario generale della Cisl di Sassari.
“Sono certo saprà interpretare al meglio, in ragione delle sue qualità di sindacalista serio, onesto e appassionato, la militanza, la cultura di un’organizzazione che sa farsi carico delle proprie responsabilità mettendole al servizio del bene comune”.