“In questa nuova sede intitolata a Giuseppe Corazzin, figura carismatica, protagonista indiscusso delle lotte agrarie del 1920, si respira la forza del nostro essere Cisl. Un sindacato che fa vanto della propria autonomia, pragmatismo, riformismo , responsabilità, che valuta nel merito e negozia crescita e investimenti , diritti e tutele , che non ha altro interesse se non la rappresentanza, il protagonismo della persona che lavora, lo sviluppo della contrattazione sociale, della partecipazione, della sussidiarietà e della solidarietà. Nessuna intelligenza artificiale potrà sostituire uno sguardo e una stretta di mano. La tecnologia va messa al servizio della centralità della persona. Bisogna valorizzare l’impegno di tante donne e uomini che quotidianamente esercitano responsabilità e protagonismo per rispondere in prima persona ai bisogni profondi di famiglie, pensionati, giovani imprigionati in percorsi lavorativi incerti e frammentati, donne che continuano a sopportare un enorme gap dal punto di vista occupazionale, retributivo, delle opportunità di carriera e della conciliazione vita-lavoro. Migranti che ambiscono ad entrare nella socialità e che vedono nel lavoro l’elemento più importante di integrazione e partecipazione”