“La partecipazione è la più grande riforma istituzionale che possiamo realizzare per responsabilizzare e coinvolgere la società nei processi economici di controllo e decisione. Per questo chiediamo al Governo ed alle forze parlamentari di accelerare l’esame degli emendamenti sulla nostra legge per la partecipazione dei lavoratori alla gestione ed agli utili delle aziende, depositati a Montecitorio, così da permettere una rapida approvazione e rendere davvero possibile questa svolta storica”. E’ quanto ha sottolineato oggi a Sorrento il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra intervenuto all’iniziativa dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) sul tema “Partecipazione e democrazia nell’impresa” in vista delle Settimane Sociali dei cattolici italiani.
“È uno sforzo importante dovuto in ossequio delle centinaia di migliaia di persone che hanno aderito al nostro progetto, ai tanti docenti e intellettuali che lo hanno sostenuto, ma anche alla responsabilità e al coraggio dei partiti di maggioranza e opposizione che hanno permesso che la nostra proposta di legge divenisse testo base”, ha aggiunto Sbarra. “La nostra proposta di legge all’esame della Camera risponde a questa esigenza in modo concreto, senza impostazioni dirigiste o precettive, ma incentivando il libero incontro negoziale nelle imprese. Per questo crediamo possa essere raccolta con coraggio e innovazione anche dalle associazioni datoriali per una nuova alleanza tra capitale e lavoro, superando l’ideologia del conflitto e dell’antagonismo e facendo evolvere le relazioni industriali sul binario di una responsabilità condivisa su obiettivi comuni”.
Sbarra ha ringraziato l’Ucid per l’invito: “Sono felice di poter portare il contributo della Cisl per il legame profondo che da sempre ci unisce, fondato sulla comune adesione ai valori della Dottrina sociale, della centralità della persona, della dignità del lavoro. Il lavoro non e’ solo uno dei principi cardine su cui si fonda la nostra Costituzione. E’ anche uno strumento di relazione, capace di realizzare la persona nei suoi bisogni più profondi, nel senso di appartenenza, nell’apporto partecipativo che dà alla propria comunità ed alla crescita della società. Come dice Papa Francesco, “il lavoro è lo strumento per far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno e, insieme, promuovere il bene comune”.