Si è svolto a Roma un incontro tra il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, e i rappresentanti di “Ditelo sui Tetti”, rete informale di oltre cento associazioni di ispirazione cattolica impegnate nel sociale e nella cultura. Lo sottolineano in una nota congiunta la Confederazione di Via Po ed il network di ispirazione cattolica. Un confronto costruttivo e vivace, ritmato sul reciproco racconto di esigenze che nascono da tante e variegate esperienze, volto a rafforzare il dialogo e avviare percorsi di collaborazione, nel pieno rispetto dell’autonomia reciproca, su temi centrali come lavoro e welfare, maternità, genitorialità e famiglia, scuola, educazione e sanità, coesione e partecipazione, disabilità, terza età, povertà e inclusione sociale, integrazione delle persone migranti. “La sussidiarietà è la parola chiave” ha dichiarato Sbarra, sottolineando la necessità di costruire una “alleanza della responsabilità” che promuova sinergie concrete nel segno della solidarietà. Sbarra ha evidenziato tra l’altro l‘impegno della Cisl, sindacato riformista, contrattualista, partecipativo, a costruire ponti di dialogo su ogni territorio e a livello nazionale. “Siamo all’inizio di un cammino comune, con l’obiettivo di rispondere sempre meglio a vecchi e nuovi bisogni, contrastando le marginalità sui nostri territori, promuovendo il protagonismo della persona e la partecipazione dei corpi intermedi alla costruzione di un progresso e di uno sviluppo che non lascino solo nessuno”, ha affermato il leader Cisl.
Domenico Menorello, coordinatore del network Ditelo Sui Tetti, ha da parte sua manifestato la soddisfazione “dei tanti amici impegnati nelle associazioni”. “Nell’incontro con la Cisl, abbiamo toccato con mano come dal concreto di esperienze molto diverse – sia nei campi in cui operano le associazioni, sia nel mondo del lavoro – emerga la comune sfida antropologica, per difendere con la ragione e la bellezza delle opere nei confronti di un individualismo esasperato, che la persona merita cura e attenzione soprattutto nella fragilità e nella sua dimensione creativa e relazionale”.