“Grazie alla FitCisl, una formidabile rete di sindacalisti e delegati, da sempre impegnata a farsi carico dei bisogni dei lavoratori attraverso la contrattazione e la rappresentanza, contribuendo concretamente allo sviluppo delle nostre comunità”. Il leader della Cisl Luigi Sbarra ha aperto con queste parole il suo intervento a Sorrento all’ Assemblea organizzativa della Fit Cisl.
Sbarra ha ribadito che “la mobilità deve diventare un percorso che alla tecnologia, alla digitalizzazione, alla robotica sappia associare il volto di un nuovo umanesimo del lavoro, capace di elevare competenze, salari, partecipazione e di generare tanta inclusione sociale”.
“È su Infrastrutture, lavoro, sviluppo, coesione che si gioca il futuro del Paese e la forte ripresa della domanda nel trasporto collettivo. Fattori di cui abbiamo estremamente bisogno per far ripartire il tessuto economico, generare e redistribuire nuova ricchezza, contrastare le diseguaglianze”, ha precisato il numero uno di via Po.
Per il sindacalista “occorrono determinazione e concretezza per compiere reali passi in avanti: questa è la cifra della nostra assemblea che si pone l’obiettivo di un rinnovamento della nostra infrastruttura umana, organizzativa e strumentale a cominciare dalle donne, dai giovani, dai migranti, da tutti coloro che possono arricchire il prisma della nostra Cisl”.
“Al Paese serve una nuova visione di politica industriale ed energetica, che valorizzi la contrattazione e la partecipazione dei lavoratori alle scelte e ai profitti delle imprese. E’ la proposta di legge, su cui a fine mese porteremo in parlamento centinaia di migliaia di firme. Una vera riforma istituzionale che vogliamo dare all’Italia”, ha continuato Sbarra che rilanciando la manifestazione nazionale della Cisl a Roma il 25 novembre ha specificato che tra gli obiettivi dell’iniziativa ci sarà la richiesta al governo di “rimuovere del tutto le penalizzazioni su quota 103 e quelle sulle rendite pensionistiche del personale sanitario, di medici e di una larga parte di dipendenti pubblici.
“E’ un errore ed una contraddizione del governo peggiorare le misure introdotte in questi anni. Serve invece maggiore flessibilità, con una pensione di garanzia per i giovani, rafforzando e allargando l’Ape Sociale, consentendo alle donne di uscire con canali più vantaggiosi e non penalizzanti. Bisogna sostenere l’adesione alla previdenza complementare e costruire le condizioni di un’uscita definitiva dalla Legge Fornero”, ha concluso.