“Grazie a tutta la comunità della Cisl di Firenze-Prato per il grande lavoro che porta avanti sul territorio per dare risposte a tanti lavoratori, pensionati, famiglie che sanno di poter trovare nella nostra organizzazione un punto di riferimento solido e credibile come dimostrano anche i dati positivi del tesseramento. Un risultato che premia la capacità di agire su un doppio piano: quello della progettualità e del riformismo, unito a quello della solidarietà e della coesione sociale”. Lo ha detto oggi a Campi Bisenzio la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola intervenuta al Congresso della Cisl Firenze Prato.
“Bisogna guardare all’importanza di rilanciare in questo territorio un settore chiave del made in Italy come quello della moda, del tessile, della pelletteria, su cui grava tra l’altro l’ulteriore minaccia commerciale rappresentata dai dazi, qualora la trattativa con l’amministrazione Trump nei prossimi tre mesi non dovesse raggiungere il risultato sperato. Ma in quel caso il problema sarebbe di portata ben più ampia, investendo tutte le eccellenze che questo distretto produce.
“La stabilità occupazionale, unita alla qualità del lavoro delle donne, è uno dei fattori che più incidono sulla scelta di mettere al mondo dei figli. Per cui quando si parla di sostenibilità e di sviluppo, mai sottovalutare l’apporto fondamentale e generativo che può dare un alto tasso di occupazione femminile. Su questo siamo ancora molto indietro rispetto a tutti gli altri Paesi europei. Aggredire questo gap è il primo step per affrontare anche la questione cruciale dell’inverno demografico.
Non c’è sviluppo senza lavoro. Lavoro di qualità, sicuro, ben contrattualizzato, adeguatamente formato, giustamente retribuito, ed anche partecipato.
Questa è l’unica via per assicurare crescita, sostenibilità, coesione sociale e territoriale. Oltre alla priorità che più di tutte ci sta a cuore: la salute e la sicurezza di chi lavora. Lo diciamo pensando alle due grandi tragedie che questo territorio ha vissuto nell’arco di un anno: la strage nel cantiere Esselunga, qui a Firenze e quella al deposito Eni di Calenzano. Una scia di sangue vergognosa alla quale è indecente anche solo pensare di rassegnarsi. Anche per questo il 1° Maggio sarà incentrato sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
E noi per saremo a Casteldaccia, vicino Palermo, dove cinque operai persero la vita nella terribile tragedia del 6 maggio dell’anno scorso”.