È donna la nuova numero uno della federazione Cisl della terza età della Sicilia nord-occidentale. Ad eleggerla segretaria generale, il consiglio provinciale della categoria, presenti esponenti di primo piano del sindacato regionale e nazionale. La salute, la non autosufficienza, la povertà, i temi al centro dell’agenda della nuova segretaria
È Rosaria Aquilone, 64 anni palermitana, la nuova segretaria generale della Fnp Cisl Palermo Trapani. A eleggerla sono stati i componenti del consiglio della federazione dei Pensionati della Cisl, dopo l’intervento di saluto del precedente segretario generale Mimmo Di Matteo, eletto a Roma qualche mese fa componente della segreteria nazionale della Fnp Cisl. Dal 1983 impiegata delle Poste, adesso in pensione, vanta una lunga carriera sindacale prima come responsabile aziendale per il sindacato delle Poste, poi in segreteria Cisl Palermo fino al 2012. Fra le altre esperienze quella da responsabile del Caf Cisl Palermo. Oggi ricopre anche il ruolo di presidente regionale dell’Anteas Sicilia, l’associazione nazionale Tutte le età attive per la Solidarietà. Tante le priorità del suo nuovo mandato, come spiega la stessa segretaria: «Porteremo avanti il buon lavoro fin qui svolto dalla nostra federazione, che è da tempo impegnata attivamente nella richiesta di interventi concreti per migliorare la condizione degli anziani, per potenziare la sanità nel territorio e soprattutto nelle zone periferiche, dove grande è il disagio di chi deve spostarsi per visite mediche ed esami specialistici. Per eliminare le troppe lunghe liste d’attesa; per migliorare l’assistenza ai non autosufficienti con servizi adeguati e per i quali servono maggiori risorse nei Comuni». Il consiglio è stata anche l’occasione per fare il punto sulla diffusa condizione di disagio e povertà degli anziani del territorio. I pensionati a Trapani sono, secondo i dati Istat, 105.806 di cui quasi 3 mila vivono con una pensione minima con importi bassissimi, attorno ai 249 euro; fra 250 e 500 sono molti di più, ben 13.102 e sale il numero se si guarda ai pensionati con un importo che va da 500 a 750 euro (23.563). A Palermo i pensionati sono 285.161, sulla soglia di povertà con una pensione fino a 250 euro, sono quasi in 6.400. Sale molto il dato fra 250 e 500 euro, ben 42.236, ancora di più fra 500 e 750 (52.516). «Crescono disagio e povertà, spesso l’assistenza non è adeguata e su questo fronte non possiamo che ribadire quanto pesi l’assenza di una legge regionale sulla non autosufficienza, e per questo motivo i sindacati dei pensionati sono impegnati in una iniziativa nazionale, perché la materia sia disciplinata in modo organico in tutto il Paese». «Sulla condizione di povertà dei nostri anziani – aggiunge poi la segretaria generale Aquilone – pesano gli importi bassi delle pensioni minime per le quali chiediamo da molto tempo la rivalutazione, e la mancanza di un welfare territoriale che possa prevedere anche la creazione di centri diurni aggregativi in modo da offrire compagnia e assistenza a chi vive in piena solitudine. A mancare sono anche interventi per il cosiddetto invecchiamento attivo. Chiederemo ai nostri enti locali di mettere a disposizione delle associazioni di volontariato le strutture abbandonate nei vari centri e quartieri periferici, proprio per sviluppare questo tipo di progetti e attività sociali che migliorerebbero l’esistenza di tanti anziani e delle loro famiglie». Durante il consiglio anche l’intervento del segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana: «L’azione svolta in questi anni dalla federazione dei Pensionati, che con un continuo dialogo con le amministrazioni locali del territorio e le aziende sanitarie, lavora per migliorare la condizione dei nostri anziani, è fondamentale. Questo impegno che ci vede a loro fianco, proseguirà perché, per contrastare il crescente disagio sociale ed economico dei nostri pensionati, servono politiche sociali e assistenza adeguate che richiedono una seria programmazione e fondi adeguati. Su questo cercheremo sempre di più il dialogo con le istituzioni». Il segretario generale Fnp Cisl Sicilia Alfio Giulio ha rilanciato l’appello fatto nei giorni scorsi con Cgil e Uil pensionati sulla richiesta «di una legge quadro nazionale per la non autosufficienza, rivalutazione delle pensioni e relativo recupero del potere d’acquisto, la riduzione delle tasse sulle pensioni e l’attivazione di servizi sanitari adeguati ed efficienti. Punti che saranno oggetto domani a Roma di un esecutivo unitario, per rilanciare tutte le iniziative necessarie per chiedere al nuovo governo nazionale maggiore attenzione e sensibilità sulle questioni così centrali per migliorare la vita dei nostri anziani. Non si può più rinviare anche nella nostra regione l’istituzione di un tavolo permanente dedicato alla salute e al welfare nella terza età». Per Sebastiano Cappuccio, segretario generale Cisl Sicilia, «la piattaforma dei Pensionati a livello nazionale deve portare ad aprire un dialogo costante con il governo nazionale. Ma non mancano i temi a livello regionale come la necessità di una maggiore spesa sociale che possa migliorare la condizione dei servizi per i nostri anziani. Su tutto questo il nostro sindacato continuerà ad impegnarsi». Per Marco Colombo, componente della segreteria nazionale Fnp Cisl, che ha concluso i lavori, “è necessario riscoprire e valorizzare l’importante ruolo che i pensionati rivestono per la crescita della nostra società nell’affrontare soprattutto il tema dell’invecchiamento crescente nel nostro Paese. La piattaforma nazionale che portiamo avanti da mesi ormai, e che ci ha portato in piazza, parte da punti essenziali irrinunciabili per migliorare la condizione degli anziani che vivono nel disagio: la rivalutazione degli importi pensionistici, la revisione delle aliquote fiscali quindi con una seria riforma del fisco sia locale che nazionale, la flessibilità in uscita a 62 anni, la separazione fra previdenza e assistenza, il riconoscimento del lavoro di cura anche a livello previdenziale. Il nuovo governo ci ascolti”.