REDDITO DI CITTADINANZA, BASTA CON LA DISCRIMINAZIONE DEI MIGRANTI

Così Cgil Cisl e Uil riguardo all’approvazione in Senato dell’emendamento della Lega al decretone. Per i sindacati, l’ulteriore documentazione prevista sulla composizione del nucleo familiare, potrebbe risultare impossibile da ottenere per tanti immigrati. In questo modo, un provvedimento che dovrebbe tutelare i più deboli finisce col generare “un intollerabile accanimento contro gli ultimi”

“Una misura ulteriormente discriminatoria nei confronti degli immigrati che si troveranno, purtroppo, di fronte a nuovi ostacoli per accedere al reddito di cittadinanza”. Così i segretari confederali di Cgil Cisl e Uil, Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello e Ivana Veronese, commentano l’approvazione, in Commissione Lavoro del Senato, dell’emendamento della Lega al decretone. Secondo i tre dirigenti sindacali “l’ulteriore documentazione che viene richiesta per comprovare la composizione del nucleo familiare, potrebbe risultare impossibile da ottenere per gli immigrati provenienti da Paesi molto instabili e che non hanno un’organizzazione amministrativa adeguata”. “Così – affermano Massafra, Cuccello e Veronese – un provvedimento che dovrebbe tutelare i più deboli, genera un intollerabile accanimento contro gli ultimi: invece di favorire percorsi di integrazione, si creano le condizioni affinché aumentino le diseguaglianze e i presupposti per censire cittadini di serie A e di serie B”.