Sicurezza e legalità, questi i temi discussi nella prima riunione oggi del “Coordinamento Nazionale sicurezza, difesa e soccorso pubblico” promosso dalla CISL allo scopo di raccogliere e fare proprie le istanze principali delle diverse realtà che operano nel settore, ad iniziare dal pieno riconoscimento delle libertà sindacali.
All’incontro odierno presso la centrale confederale di via Po a Roma hanno partecipato dirigenti della Federazione Nazionale della Sicurezza (Vigili del Fuoco e Poliza penitenziaria), del SIULP (Pubblica sicurezza), della Polizia Locale e rappresentanze delle forze di polizia ad ordinamento militare e delle forze armate.
“Senza sicurezza e legalità”, ha detto il Segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, “non c’è sviluppo né innovazione, affermazione dei diritti e quindi futuro per il Paese”, sottolineando inoltre “che lo sviluppo e’ reale solo se migliora la qualità della vita e senza ombra di dubbio la sicurezza rappresenta uno degli elementi indispensabili per conseguire questo obiettivo”. Tante sono le difficoltà che i lavoratori e le lavoratrici sono chiamati ad affrontare nelle attività quotidiane, a partire dalla necessità del rafforzamento degli organici, elemento fondamentale se si vuole garantire il presidio dei territori, dalla formazione per il personale, dall’equiparazione dei diritti previdenziali e assistenziali fra le varie forze del settore, temi, questi, che dovranno trovare riscontro nei contratti collettivi di lavoro di prossima negoziazione.
La costituzione del Coordinamento nazionale sicurezza, difesa e soccorso pubblico è per la CISL, a conferma dell’impegno da tempo intrapreso dalla Confederazione, l’occasione per continuare un lavoro comune con i rappresentanti del settore, al fine di elaborare proposte condivise da sottoporre agli interlocutori politici ed istituzionali per ribadire e sottolineare la centralità dei problemi alla base del funzionamento dell’intero comparto.