“Il sindacato deve costruire nuovi ponti di partecipazione che colleghino alla terra ferma della buona rappresentanza e della buona contrattazione gli arcipelaghi del lavoro povero, delle nuove professioni e delle marginalità”. Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, oggi a Bari, all’ Assemblea organizzativa della Cisl Puglia ‘Guidiamo il cambiamento’ dove è intervenuto insieme alla segretaria nazionale organizzativa Daniela Fumarola. Nel ringraziare la Cisl Puglia per il lavoro volto a dare risposte a lavoratori, pensionati, famiglie che in particolare al Sud soffrono gli effetti di una crisi che ha aumentato divari, ferito la giustizia sociale, frenato la crescita” ha anche ricordato come la Cisl con la proposta sulla partecipazione voglia che i lavoratori abbiano la giusta voce in capitolo su investimenti e futuro delle loro imprese. Non bastano i manager super pagati o i cda di tante aziende pubbliche in mano ai partiti” – ha detto. E sul ruolo della Cisl “noi vogliamo migliorare la prossimità – ha osservato – avvicinare il sindacato alle persone, lavoratori dipendenti, pensionati, cittadini, e lo facciamo migliorando e rafforzando la sinergia e l’integrazione tra le strutture confederali e le nostre grandi categorie, il sistema servizi della Cisl, per migliorare le tutele, assicurare diritti, soddisfare bisogni dei lavoratori dentro i luoghi di lavoro e fuori. Per noi è importante aprire le nostre sedi ai giovani, alle donne, ai lavoratori stranieri, rafforzare la confederalità e in questo modo assicurare una rappresentanza in linea con i cambiamenti e le trasformazioni del mondo del lavoro e della società. Una Cisl più protagonista sul territorio e nei luoghi di lavoro: ecco la ragione per la quale abbiamo messo al centro della nostra riflessione il tema dell’identità, dei valori, della storia, delle radici di una grande organizzazione sociale e sindacale che ha quasi 75 anni di storia nel nostro Paese. Pensiamo di sostenere tutto questo con una cultura partecipativa, ascoltando le persone, dialogando con loro, condividendo progetti, strategia e visione. Vogliamo rafforzare la nostra rappresentanza con una Cisl che, dentro la transizione, ha l’obiettivo di innovarsi per poter innovare la società italiana”.
Si è poi espresso sulla manovra e sull’ipotesi di uno sciopero: “Aspettiamo di conoscere il testo ufficiale della legge di stabilità, che ancora non c’è. Ci risulta che il governo stia ancora lavorando per affinare misure e provvedimenti. La Cisl è abituata ad esprimere giudizi sindacali quando ha le norme e i provvedimenti ufficiali davanti, faremo un esame e una valutazione di merito dei contenuti e poi daremo un giudizio complessivo”– ha detto osservando comunque che “l’impostazione di questa legge di bilancio, se confermata, ha un grande respiro sociale e si rivolge, come ha chiesto la Cisl in questi mesi, a sostenere i redditi medio-bassi da lavoro e da pensione. Dall‘incontro che abbiamo fatto con il governo lo scorso 13 ottobre a palazzo Chigi – ha aggiunto – dalla conferenza stampa che la presidente del Consiglio e l’intero governo hanno fatto e dalle anticipazione di alcuni mezzi di informazione, vediamo nella legge di bilancio misure e provvedimenti che il sindacato confederale unitario, e la Cisl in modo particolare, ha avanzato, sostenuto e rivendicato in questi mesi di mobilitazione confronto” ha detto Sbarra che ieri ha inviato sulla questione una lettera a Landini e Bombardieri. Ha poi osservato che “è importante che il governo abbia raccolto l’invito a prorogare per tutto il 2024 il taglio del cuneo contributivo, che da solo vale dieci miliardi, è importante il segnale che arriva di una riforma fiscale che riduce le aliquote e abbassa la tassazione fiscale soprattutto sui redditi medio-bassi, è importante che venga assicurata la perequazione e l’indicizzazione delle pensioni per il 2024”. Inoltre ha spiegato , “abbiamo apprezzato che il governo, su nostro invito, abbia deciso di anticipare prima di Natale il conguaglio dell’inflazione del 2023 ai pensionati”.
Ed ancora sui contratti del Pubblico impiego: “E’ importante aver destinato otto miliardi di euro per rinnovare i contratti nel pubblico impiego, per sostenere e rilanciare la sanità pubblica italiana migliorando le retribuzioni di medici, infermieri, personale ausiliario e tagliando le liste di attesa”. Sbarra ha evidenziato che, nella legge di bilancio, “il governo raccoglie il nostro invito a sostenere la famiglia. Nella legge di stabilità c’è un miliardo per rafforzare l’assegno unico, per riconoscere ulteriori trenta giorni di congedi parentali, per tagliare e azzerare le tasse quando vengono assunte donne con contratto a tempo indeterminato che hanno due o più figli. Così – ha aggiunto – come viene assicurato alle famiglie con due figli l’asilo nido gratis”. Sbarra ha spiegato che “ci sono molte luci nella legge di stabilità, che raccolgono il frutto di una mobilitazione sindacale e di un’azione della Cisl che è stata ancorata ai tavoli per conquistare risultati per le persone che rappresentiamo”.
Ma nella legge di bilancio per la Cisl “ci sono aspetti che, se confermati, non ci convincono. Non ci convince la stretta sulle pensioni. In queste ore stiamo lavorando per attenuare ed eliminare questi tagli”. Ha evidenziato inoltre che “avevamo chiesto un segnale forte per detassare le tredicesime dei lavoratori dipendenti e dei pensionati” e che “vogliamo che la perequazione e l’indicizzazione dell’inflazione dei pensionati venga assicurata a tutti. Ecco perché – ha aggiunto – aspettiamo di conoscere il testo del provvedimento. Sulle parti che non ci convincono eserciteremo una forte pressione sul governo e sui gruppi parlamentari. Questo è il tempo di esaminare nel merito e nei contenuti la legge di bilancio”.
Quanto alla questione del salario minimo Sbarra ha ribadito che la Cisl vuole affrontare “il tema del salario minimo, del lavoro dignitoso, del salario massimo possibile e del lavoro povero ricercando la soluzione dentro il perimetro delle buone relazioni sindacali e della contrattazione collettiva. Questa – ha aggiunto – è la via maestra per alzare salari e retribuzioni, rinnovando i contratti in scadenza e applicando i contratti maggiormente rappresentativi”. Per il segretario della Cisl “la contrattazione è la via per sconfiggere precariato, lavoro povero, lavoro sommerso e lavoro nero che si annida negli stage, nei tirocini extracurriculari, nel part-time volontario, nelle false partite Iva e nelle cooperative spurie”. Occorre, quindi, “affrontare con serietà, senza propaganda e senza demagogia, questi temi sedendoci intorno a un tavolo e ricercando soluzioni che abbiano come obiettivo il rafforzamento, l’estensione, il miglioramento della contrattazione collettiva” .
E sulla protesta dei lavoratori dell’ex Ilva e delle categorie che oggi hanno manifestato a Roma: “Su Ilva la Cisl non fara’ nessun passo indietro, sino a quando non vedremo raccolte e soddisfatte le nostre rivendicazioni. Questa mattina i lavoratori di Ex Ilva sono a Roma in una grande manifestazione per far arrivare un segnale forte al governo e a ArcelorMittal, perche’ bisogna rilanciare gli investimenti per rialzare la produzione, portare avanti gli interventi di ambientalizzazione, far rientrare le persone dalla cassa integrazione ed assicurare una prospettiva di rilancio e dell’intera filiera dell’acciaio del nostro Paese, che e’ condizione necessaria per sostenere piu’ complessivamente la politica industriale”. Non ci sono scorciatoie” ha detto – “Questa e’ la ragione per la quale noi ieri abbiamo sollecitato il Governo a ricevere questa mattina una delegazione di sindacalisti e di lavoratori a palazzo Chigi proprio perché vogliamo garanzie dal Governo che lo stabilimento di Taranto insieme agli altri abbia una prospettiva, con un rilancio degli investimenti, un rafforzamento della produzione, della continuità produttiva, della salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.