Sono 4.111.556 i tesserati alla CISL nel 2023, con un incremento dello 0,72% (+29.500 iscritti) rispetto all’anno precedente. Significativa la crescita dell’Organizzazione tra i lavoratori attivi in tutti i settori produttivi importanti del paese, che passano dai 2.427.731 del 2022 ai 2.480.752 del 2023 (+53.021 iscritti pari ad un incremento del 2,18%) e che ad oggi rappresentano il 60,33% degli iscritti complessivi alla CISL.
Si amplifica il trend di crescita tra questi lavoratori, che nell’ultimo triennio ha registrato un incremento di 102.273 associati (di cui il 27% con una età inferiore ai 30 anni).
Molte le federazioni della Cisl in crescita: principalmente si segnala l’aumento di associati nell’industria, nel pubblico impiego, terziario e servizi, in agricoltura. L’aumento di iscritti è generalizzato su tutto il territorio nazionale.
“Esprimiamo grande soddisfazione per questo ulteriore risultato che è il segno di una larga condivisione delle scelte politiche dell’Organizzazione messe in campo, in questa delicata fase sociale ed economica del paese, attraverso un quotidiano lavoro straordinario delle donne e degli uomini della CISL nei luoghi di lavoro e nei territori. La CISL è sempre più multietnica, multiculturale e aperta alle istanze dei giovani” , sottolinea la Segretaria Generale Aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola con delega al tesseramento.
La federazione dei pensionati nel 2023 ha 1.630.804 associati registrando un calo di 23.521 iscritti (-1,42%) rispetto al 2022.
Per quanto riguarda gli aspetti di genere, il 48,50% degli iscritti alla CISL sono donne ed il 51,50% sono uomini.
Nei pensionati il 54,27% degli iscritti sono femmine, mentre il 45,73% sono uomini.
Per quanto riguarda il dato anagrafico, tra i lavoratori attivi iscritti alla Cisl il 26,52% ha meno di 40 anni, il 26,78% ha tra 41 e 50 anni ed il 46,71% ha più di 50 anni.
Il totale degli iscritti alla CISL nati all’estero sono 413.347 di cui 378.274 sono lavoratori attivi e rappresentano il 17,44% di questi associati, i paesi più rappresentativi dei nati all’estero sono la Romania con il 16,00%, l’Albania con il 11,14% e il Marocco con il 8,31%.
“Una conferma, la più bella – afferma il leader di Via Po, Luigi Sbarra – di come la Cisl, sindacato riformista, autonomo, contrattualista, responsabile e partecipativo, sia in presa diretta con i bisogni e le aspettative di una società in rapido mutamento. Grazie ai lavoratori, ai pensionati, alle famiglie e ai tantissimi giovani che ci hanno scelto e che in noi vedono il riferimento solido di un’Organizzazione pragmatica e riformista, dialogante e concertativa con tutti gli interlocutori pubblici e privati”.