Palermo, 6 maggio- “La tragedia di Casteldaccia risponde a uno schema che si è ripetuto troppo spesso in questi mesi. Sarà la magistratura a fare luce sulle cause, ma dovrà essere anche chiarito se le norme sulla sicurezza sono state rispettate e le conseguenti responsabilità delle ditte e del committente”: lo scrivono in una nota congiunta i segretari di Cgil, Cisl e Uil siciliane Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti. “La Sicilia si trova ancora – aggiungono- a piangere morti sul lavoro. Non solo le note tragedie italiane come quella di Bologna o del cantiere Esselunga a Firenze. In Sicilia ricordano i sindacati un operaio è morto a Floridia la scorsa settimana, nel 2023 si sono contate 65 vittime di cui 16 a Palermo. “Dati in crescita- rilevano- ma non quello del personale degli ispettorati del lavoro, segnati da carenze di organico profonde che denunciamo inutilmente da tempo”. Sono 1.043 i morti sul lavoro in Italia lo scorso anno. Promuovere la sicurezza in ogni luogo di lavoro, sollecitare gli opportuni interventi- affermano Mannino, Cappuccio e Lionti, è un nostro dovere. Ai familiari delle vittime esprimiamo il nostro cordoglio”.