Così la leader Cisl Furlan sul voto per le Europee. Per la segretaria, le elezioni mostrano la volontà fortemente europeista dei cittadini che hanno votato. Ma anche la necessità di mettere al centro l’Europa del lavoro, «il collante sociale». Assieme, nel nostro Paese, all’impatto che esercita la questione fiscale
«Credo sia significativo che, al di la’ delle alleanze che scaturiranno, si sia riconfermeta la volontà dei cittadini e delle cittadine di stare in Europa. Un’Europa che però deve cambiare, che deve mettere al centro il lavoro, la crescita, la dignità e la qualità della vita». Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al Tg2 ha commentato gli esiti del voto per le Europee. «Confermare la volontà fortemente europeista e anche l’esigenza di cambiare l’Europa credo che sia questo il vero risultato di queste elezioni europee», ha aggiunto, indicando che «la strada sta nel mettere al centro l’Europa del lavoro», «il collante sociale». E «cambiare il fiscal compact e dire finalmente che quando si investe in infrastrutture, formazione, innovazione, ricerca non è soltanto un allontanarsi dai coefficienti europei ma significa investire sul futuro». La leader della Cisl ha anche sottolineato la centralità della questione fiscale. «Il tema delle tasse è centrale nel nostro Paese», ha detto, ribadendo la necessità di un sistema che sia «premiante per le buste paga dei lavoratori e dei pensionati che farebbe ripartire anche i consumi interni». «Rimettere al centro il lavoro, far pagare meno tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati: da qui bisogna partire in un ragionamento di riforma fiscale», ha sottolineato Furlan, rilanciando tra le priorità anche quella degli investimenti.
Domani la leader Cisl sarà a Palermo in occasione della presentazione del libro bianco del sindacato «Connettere la Sicilia», sullo stato dell’arte della rete dei collegamenti e sulle proposte per l’ammodernamento e lo sviluppo del sistema dei trasporti dell’Isola.